Il gioco delle porte della Metro M5 di Milano

Dopo circa un mese di permanenza a Milano non ho ancora imparato ad usare la metro M5, quella lilla, senza autista e completamente automatizzata. Metro che permette l’accesso alle vetture per mezzo di porte scorrevoli automatiche che si aprono e chiudono in syncro con il convoglio metropolitano.

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Metro M5 Lilla Milano

Le porte scorrevoli di accesso hanno un grossissimo problema, secondo me: Non sono distinguibili dalle parti che non sono ‘porte’ ma semplice protezione, muro.

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Nello specifico, le porte hanno: forma, colore, struttura e dimensioni identiche ai pannelli, con sole alcune piccolissime differenze:

  • sono incavate rispetto ai pannelli di circa 10cm;
  • hanno una luce nella parte alta (molto alta) che cambia colore in base al fatto che si stiano per aprire o per chiudere;
  • sono raggiungibili da parte di non vedenti ed ipovedenti grazie alla pavimentazione con feedback tattile (INDICATORE TATTILO-PLANTARE VETTORE);

Per il resto porte e pannelli sono identici. Per altro caratterizzati dalla presenza degli stessi adesivi che danno indicazioni sul comportamento da attuare durante la loro apertura/chiusura.

Senza nome

Tutto ciò secondo me le rende totalmente, o quasi irriconoscibili nella maggior parte dei casi. Casi che in Metro solitamente si attuano in maniera frettolosa e confusionale: dove pensare , alzare lo sguardo o abbassarlo eccessivamente non sono esattamente operazioni da attuare mentre ci si trova in una folla imbizzarrita di lavoratori.

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