“Addo arriv chient u zipp” è un modo di dire tipico del sud Italia. Almeno qui in Puglia lo usiamo molto e l’ho sentito anche da persone della Basilicata, quindi è possibile che sia comune in tutto il sud Italia.
Letteralmente si traduce con “dove arrivi pianta un bastoncino” e si usa per esprimere che “non ci si deve affannare nel terminare un compito a tutti costi oppure a raggiungere un obiettivo anche se non si hanno più forze” l’importante è andare avanti, un passo per volta. Fin quando non si è troppo stanchi o la giornata ormai è terminata, a quel punto invece di ostinarsi a lavorare a oltranza, appunto, “metaforicamente si pianta un bastoncino in modo da riprendere il lavoro il giorno seguente lì dove lo si aveva interrotto il giorno precedente“.
Metaforicamente nella vita di tutti i giorni, ma forse realmente nel contesto in cui ha origine il detto. Probabilmente legato al lavoro della terra o a lunghi viaggi.
È un modo di dire antico ma al contempo molto moderno
Si usa a mo’ di suggerimento tranquillizzante prima di affrontare qualcosa di lungo ed impegnativo tanto che è possibile che non si riesca a terminarlo… così si suggerisce di “non preoccuparsi, ma di fare il possibile. E anche se non si è arrivati alla fine, non si deve buttare via quello che si è raggiunto, ma piuttosto è una buona regola mettere un segnaposto e la volta successiva ricominciare da lì”.
Concentrarsi sul percorso, non sull’obiettivo finale
È un detto interessante perché oggi esistono diverse tecniche motivazionali e di gestione delle attività di un progetto.
Che sia di vita personale o professionale.
Una delle più popolari è quella detta anche “fattore del 1%”: ovvero quella tecnica che si basa sul fare tante piccole azioni consecutive. Appunto, incrementi del 1%.
Le piccole azioni da sole possono non sembrare molto, ma dopo un po’è facile pensare che si possa arrivare al 100%.
Avanzamenti costanti senza tornare indietro
La tecnica suggerisce di fare avanzamenti costanti e senza mai focalizzarsi troppo sull’obiettivo finale.
E’ bene focalizzarsi sul prossimo piccolo obiettivo. Quello del giorno stesso, del giorno dopo o della settimana successiva. Ma non su quello del prossimo anno.
Perché l’obiettivo finale potrebbe non essere raggiungibile, ne essere soddisfacente. Per questo, in fondo, quello che conta è il percorso. Non la meta.
Saggezza popolare
Così anche i vecchi saggi del sud Italia, di fronte ad un obiettivo finale impegnativo ti consigliavano
“Non preoccuparti! Addo arriv chient u zipp!”
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varianti
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