Da quando scrissi la prima riga di CSS saranno forse passati 15anni. Ad occhio e croce. Di sicuro non c’era l’ADSL.
Ricordo ancora quando avviai Internet Explorer per studiare l’innovativo metodo che permetteva di realizzare pagine web senza l’utilizzo di tabelle ed immagini tanto in voga su Dreamweaver.
Si chiamava CSS. Sì, se te lo stai chiedendo l’ho studiato su HTML.it.
Ormai vedo CSS da così tanto tempo che quasi sono in grado riconoscere approssimativamente molti colori dal solo codice esadecimale.
Delle volte faccio delle scommesse tra me e me: e quasi riesco a scrivere il codice esadecimale di un colore senza usare il color picker. Ovviamente l’accuratezza lascia molto a desiderare… me è fottutamente divertente.
Eppure. Dopo anni e migliaia di colori usati.
Continuo ad usare come marcatore di test sempre lo stesso fottutissimo colore.
Il #C20.
Per chi non è pratico di codici colori in formato esadecimale, il #CC2200 (che in versione corta è #C20) è un #FF0000 un po’ più scuro. Bello carico.
Non chiedetemi perché.
Ne sono affezionato.
Quasi affascinato.
Forse perché il #C20 è probabilmente il primo colore esadecimale che ho scritto per il web.
Quando lo scrissi per la prima volta e si materializzò sulla pagina web come per magia non avevo ne la barba ne la patente. Ma una bicicletta ed un Pentium 2 300Mhz.
Ho voluto onorare la sua lunga carriera di colore di test dandogli un nome in stile PANTONE: Very Red.
#FuckOff boring colors!
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