Internet ci rende stupidi? Forse si, ma approfondiamo meglio la questione

Ho da poco terminato di leggere il libro di Nicholas Carr dal titolo “Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello”. Anche se, rispetto ai miei standard, sono riuscito a terminarlo in poco tempo devo ammettere che è stato impressionante il numero di volte che mi sono distratto volontariamente, o involontariamente, durante la lettura.

Mentre leggevo il libro ho controllato centinaia di volte se avessi ricevuto nuove e-mail, se ci fossero aggiornamenti su Twitter, Facebook ed Instagram, oltre che pubblicato decine di storie su Instagram per testimoniare cosa stessi leggendo durante le feste natalizie, ottenendo altrettante reazioni dagli utenti che mi seguono.

Quindi sembra che effettivamente Internet ci distragga, quindi faccia male, ma se ci fermiamo un’attimo ci accorgiamo che anche questo post è accessibile solo attraverso la rete e senza di essa nessuno lo potrebbe leggere.

Dunque la situazione può apparire paradossale come lo stesso Nicholas Carr dice verso la fine del libro:

“So cosa state pensando. L’esistenza stessa di questo libro sembra contraddire la sua tesi di fondo […]”.

Io stesso sono spesso scettico verso le teorie “psico-terroristiche” sugli effetti devastanti che può avere la tecnologia sulla mente umana perché anche quando qualche studioso ne solleva i dubbi è solo grazie alla rete stessa che poi cerca di farlo sapere al mondo facendosi pubblicità, quindi mi viene spontaneo dire “ma di cosa stiamo parlando?”.

Beh, a mio parere questo libro riesce abbastanza bene a rispondere alla domanda senza cadere -troppo- nell’idea post apocalittica che Internet e le tecnologie in generale ci stano rendendo stupidi. Francamente credo che Internet ci renda stupidi nella misura in cui siamo portati a diventarlo, e questa mia teoria è in qualche modo confermata dal libro di Nicholas Carr, ma vi invito a leggere il libro e a farvi un’idea tutta vostra.

Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello – Nicholas Carr

Contrariamente dal titolo il volume parla relativamente poco di Internet e dei suoi effetti sulla mente delle persone, parla invece in modo molto più esteso sugli effetti delle nuove tecnologie sulla mente. Questo, attraverso una lunga e completa storia degli effetti che le cosiddette tecnologie intellettuali del passato hanno avuto sul cervello degli individui coinvolti, facendo un confronto tra come le persone di ieri hanno modificato il loro modo di pensare con l’avvento della scrittura, dell’orologio tascabile, delle mappe e della stampa, rispetto agli effetti di oggi di Internet e di tutte le tecnologie informatiche.

Questo confronto può in un primo momento farci pensare che se gli effetti tra le tecnologie del passato e del presente sono così simili tra loro e dopotutto ne siamo usciti indenni se non migliorati, perché mai dovremmo preoccuparci di Internet?

In effetti in un certo senso è proprio così, probabilmente ne usciremo indenni anche da questa rivoluzione, dice l’autore, ma è comunque necessario comprendere i fenomeni e le motivazioni scientifiche di fondo che sottostanno alle modificazioni -talvolta profonde- del modo di pensare causato dalle -più recenti- tecnologie.

Una lettura interessante sugli effetti delle tecnologie

Personalmente, nel volume, ho trovato numerosissimi spunti di riflessioni che possono essere utili non solo ad utilizzare meglio le moderne tecnologie di cui non possiamo fare più a meno, ma anche, per gli addetti ai lavori, a migliorarne la realizzazione delle tecnologie del futuro considerando le modifiche non solo psicologie, ma anche biologiche, che il cervello dell’utente finale sta subendo e subirà.

Dunque personalmente mi sento di dire che chiunque abbia a che fare con la realizzazione di sistemi tipici delle discipline uomo-macchina è tenuto a comprendere non solo gli aspetti cognitivi dell’utente per ottenere i migliori risultati, ma anche gli effetti che il suo stesso lavoro può avere sulla mente dell’utente.

Quindi trovo che il volume sia interessante sia per chi ha “paura” degli effetti che Internet può avere sulle persone, ma anche per chi “non ne è ha” ma “dovrebbe in qualche modo averne” se vuole ottenere i migliori risultati.

Vabbé, ora torno a cliccare compulsivamente su Instagram che è già da oltre due ora che non lo faccio. Buona lettura.

Link al sito dell’autore: http://www.nicholascarr.com
Link al libro in lingua italiana: Nicholas Carr, “Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello”

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